Presenti 63 genitori di tutto l'Istituto
Comprensivo, in rappresentanza delle 3 scuole dell’ Istituto (alcuni hanno
figli in più scuole); 17 rappresentanti dei genitori nei consigli di classe, di
istituto o in mensa e 46 genitori non rappresentanti.
Constatata la validità dell'assemblea, si passa alla
discussione degli argomenti all'ordine del giorno. Il presidente chiede di
affrontare come primo punto quello relativo alle mense scolastiche. I presenti
accettano.
MENSA: Si susseguono diversi interventi:
Cavuoti: emergono frequentemente problematiche su determinati alimenti.
Le informazioni tra genitori e rappresentante devono girare più velocemente. Ha
ricevuto critiche sul servizio poco costruttive. Servirebbe trovare un
compromesso tra i cibi che propone la Sodexo e quelli che vorrebbero i bambini.
In mensa i bambini sono anche “consumatori” hanno il diritto di poter scegliere
tra diversi cibi. Servirebbe un menù alternativo.
Najjar: Viene buttato via tanto cibo e molti genitori si lamentano del
servizio. Alla Scotti si lamentano del servizio, a Mombello un po’ meno. Può
essere un problema di modalità di preparazione? Le porzioni a volte non sono
sufficienti, i bimbi chiedono il bis ma spesso il cibo non basta.
Lenardon: la
grammatura non è mai stata rispettata a Laveno (a favore di dosi maggiori, e
comunque è sempre possibile fare il bis).
Si apre un confronto
aperto tra i rappresentanti delle mense, la Dott.ssa Lenardon (Comune) e tutti
i presenti in aula.
Parla una persona
che lavora nella mensa delle medie. Spiega che stanno cercando modalità per
stimolare il consumo di certi cibi tipo verdure bollite, fritatte, etc… , ma
non è facile.
Le mense di Scotti e
Gianoli hanno caratteristiche diverse (a Mombello ci sono meno bambini) quindi
non è facile cucinare assicurando la stessa qualità.
Viene
chiesto alla Dott.ssa Lenardon se vengono elaborati i questionari di customer
satisfaction e se si tiene conto dei risultati. La rielaborazione viene fatta e
il quadro che ne esce è positivo.
Sintesi dei
problemi emersi: modalità con cui vengono cucinati i cibi,
modalità con cui vengono presentati i cibi, ruolo dei docenti responsabili di
mensa che dovrebbero poter educare i bimbi verso modalità di consumo più
corrette, bravura dei cuochi, il ruolo dei genitori nell’educazione alimentare
dei propri figli.
Dirigente
Scolastico: La mensa è un tema complicato perché la gente
mangia in maniera molto differenziata. Evidenzia il ruolo di educazione che la
scuola ha anche durante il pranzo. Sottolinea anche che la responsabilità dei
servizi di mensa è del Comune. Segnala che il meccanismo secondo il quale il
tipo di alimento che non funziona va sostituito innescherebbe un meccanismo
pericoloso. E’ d’accordo invece che le dosi erogate devono essere consone.
Sottolinea nuovamente il ruolo educativo della scuola anche in mensa. Chiarisce
il ruolo degli insegnanti mensa, che sono lì solo per fare vigilanza e non per
fare educazione alimentare. Spesso gli insegnati non fanno pressione sui
bambini per evitare che il bambino si lamenti dicendo a casa che è stato
obbligato a mangiare un certo cibo.
Lenardon racconta il tentativo fallito di introdurre il cibo a km zero
(formaggio di capra), fallito perché non piaceva ai bambini a causa del sapore
troppo pronunciato.
Dirigente: Sul tema dell’acqua spiega che in mensa e in generale nei locali
scolastici non si possono fare foto per la questione della privacy e per una questione
sindacale. In caso di problemi è corretto scrivere al comitato mensa ma non
fare foto.
Il cibo viene
cambiato quando si ha un avanzo superiore o uguale al 70%.
Acqua: sono stati
controllati i filtri sembra tutto a posto. Vengono eseguiti tre controlli
incrociati: ASL (a sorpresa controlla diverse volte all’anno), Ufficio tecnico
comunale (ha fatto analisi nei giorni scorsi, i risultati sono buoni), la dittà
Sodexo effettua controlli periodici. Dalla settimana successiva all’assemblea
le caraffe verranno sostituite dalle bottiglie di acqua di plastica (soluzione
momentanea). Un genitore propone la sostituzione di brocche e bicchieri.
Il sindaco (arrivato a discussione in corso) sostiene, a differenza di alcuni
genitori, che l’acqua della Scotti ha lo stesso odore e sapore di quella che
esce dai rubinetti delle case a Laveno. Sottolinea in conclusione che il comune
risponde solo a richieste scritte e inviate al Comune solo in maniera ufficiale
e non a polemiche sollevate in modo non ufficiale (ad esempio tramite i social
media).
VOTAZIONE
COMITATO GENITORI E RAPPRESENTANTI DI PLESSO:
I risultati sono
i seguenti:
- IVAN FILIPPINI: Rappresentante plesso Gianoli
- si vota per il rappresentante del plesso
Scotti - FRANCESCA SANTORO (17 voti) Vs SARA PAROLI (24 voti):
Viene eletta SARA PAROLI
- PAOLA SACCHIERO: Rappresentante plesso Monteggia
- MARIO BORDIN: Presidente Comitato Genitori
- LAURA SILVESTRI: Vice presidente Comitato Genitori
- ERICA DE SOUZA: Segretario Comitato Genitori
- MONICA GUSELLA: Tesoriere Comitato Genitori
MODIFICA
ORARIO SCUOLE MEDIE: il gruppo di lavoro ha raccolto per quasi un
anno diverse informazioni al fine di capire quali modalità orarie sono
state adottate presso le altre scuole, della provincia e non solo, dove il
sabato non viene svolto.
Verrà proposto un
sondaggio a tutti i genitori degli alunni di terza, quarta e quinta elementare
e degli alunni di prima e seconda media, se il sondaggio farà emergere la
volontà di un cambio orario, la scuola proporrà un referendum ufficiale.
Dirigente: la scuola sta vivendo un cambiamento epocale. Entro il 15 gennaio va
approvato il piano didattico triennale. Entro il 12 dicembre (open day Scuola
Monteggia) il preside deve sapere se c’è la volontà di proporre il referendum
in modo da comunicarlo ai genitori della quinte elementari che parteciperanno
all’Open Day.
Il preside spiega
come funzionerà il Referendum (se si otterrà il 50% dei voti più uno verrà
preso in considerazione, se non si raggiungerà il quorum il referendum verrà
annullato):
“Se avremo un chiaro
mandato dai genitori lo ascolteremo”.
Il 24 novembre, dopo
l’elezione del consiglio di istituto, il sondaggio verrà inviato a casa degli
alunni di terza, quarta e quinta elementare e degli alunni di prima e seconda
media e andrà riconsegnato entro il 30 novembre (i genitori dovranno scegliere
tra modello orario “A” o “B”).
Al momento manca il
personale per poter sorvegliare gli alunni e quindi per poter pensare a modelli
alternativi di gestione del tempo mensa (tipo spazio panino o spazio per
consumare la schiscetta) che potrebbero influire positivamente anche sulla
possibilità di eliminazione del sabato.
Si apre un dibattito
con i genitori durante il quale il Dirigente spiega le problematiche
educativo/economico/didattiche che influiscono sull’orario di lavoro.
VARIE ED
EVENTUALI:
MODALITA’ DI
VOTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI IN CONSIGLIO DI ISTITUTO:
Su richiesta di un genitore, Massimo Baldin spiega le modalità di
voto: le votazioni avranno luogo Domenica 22/11/2015 dalle ore 8:00 alle ore
12:00 e Lunedì 23/11/2015 dalle ore 8:00 alle ore 13:30, presso l’unico seggio
della Scuola G.B. Monteggia. Il voto viene espresso personalmente da ciascun
elettore per ogni singola scheda mediante una croce sul numero romano indicato
sulla scheda (voto di lista). Possono essere espresse due preferenze tra i
candidati della lista prescelta. Il voto può essere espresso sia per la lista
sia per il candidato; le schede che mancano del voto di preferenza sono valide
solo per l’attribuzione del posto aspettante alla lista. Hanno diritto di voto
tutti i genitori che hanno figli iscritti nelle scuole dell’Istituto
Comprensivo; i genitori che hanno figli in classi diverse, votano una sola
volta.
Non essendoci altro
in discussione, la seduta si scioglie.
Il segretario Il
presidente
Eduardo Prencis
Mario Bordin
